Nel precedente articolo abbiamo visto quanto il lavoro respiratorio sia essenziale e propedeutico per l’allenamento pelvico, oggi voglio focalizzare la nostra attenzione sulle relazioni che la funzione respiratoria ha con la postura.
Sappiamo che alcuni “vizi posturali”, come ad esempio tenere il dorso curvo e le spalle anteposte, possono inibire la fisiologica espansione toracica e compromettere quindi la funzione respiratoria.
Ma cosa può provocare una respirazione non corretta?
Ho già illustrato la mia visione del corpo come la nostra “palestra portatile” e come ogni gesto o posizione che compiamo e assumiamo nel quotidiano può condizionare il nostro stato fisico.
Questa visione non esclude chiaramente “l’esercizio respiro”, essendo l’unico che facciamo sempre e da sempre!
Parlando di questo esercizio non possiamo assolutamente tralasciare il muscolo maggiormente coinvolto ossia il DIAFRAMMA.
Come dice Still, il fondatore dell’osteopatia, “tutte le parti del corpo sono in relazione diretta o indiretta con il diaframma”.
Il diaframma è connesso con le vertebre e le coste, che a loro volta sono articolate tra loro, è quindi comprensibile come la colonna vertebrale sia coinvolta nel processo respiratorio e come dunque la respirazione costituisca una parte essenziale del lavoro posturale.
Il diaframma è formato da un ampio tendine centrale detto centro frenico dal quale originano i fasci carnosi del muscolo che si inseriscono sullo sterno, sulle coste e sulle vertebre lombari. La sua contrazione, che ha l'effetto di abbassare la cupola diaframmatica, determina, assieme all'elevazione del torace operata dai muscoli inspiratori, l'espansione della cavità toracica e dei polmoni necessaria al richiamo d'aria nelle vie aeree durante l'inspirazione.
I fascetti carnosi che originano dalla porzione posteriore della foglia centrale si portano posteriormente divergendo; dapprima si incrociano, delimitando col centro frenico un'apertura attraversata dall'esofago -detta forame esofageo- poi divergono nuovamente e formano due tendini detti pilastri del diaframma, distinti in destro e sinistro. Questi ultimi si inseriscono sul corpo delle prime vertebre lombari e in particolare il pilastro destro si inserisce sulla superficie anteriore di seconda, terza e quarta vertebra lombare mentre il pilastro sinistro si inserisce sulla superficie anteriore della seconda e terza vertebra lombare. Inserendosi sulle vertebre lombari i pilastri delimitano un'ulteriore apertura attraversata dall'aorta, detta forame aortico. Nel diaframma sono presenti varie aperture che danno passaggio a vasi, nervi ed altre strutture che dalla cavità toracica si portano a quella addominale, e viceversa.
Da questa descrizione si può comprendere la complessità delle connessioni corporee che questo muscolo presenta ed è quindi intuibile come un suo buon funzionamento sia indispensabile per il benessere della persona.
Il lavoro respiratorio è parte integrante del percorso posturale e ci sono importanti ed utilissimi esercizi che possiamo proporre ai nostri allievi, sia nelle sedute singole che in quelle collettive, per migliorare la funzione respiratoria e l’efficienza del diaframma.
Nel Seminario “Postura respirazione e ginnastica miofasciale” ti presenterò le progressioni di esercizi respiratori che quotidianamente utilizzo con i miei clienti e che sono talmente efficaci che mediamente a fine seduta le persone si sentono completamente diverse!
Un efficiente lavoro del diaframma ha un positivo effetto secondario sull’ossigenazione dei tessuti: durante la contrazione, appiattendosi contro i visceri addominali, ne spreme il sangue, stimolandone un più rapido ritorno verso cuore e polmoni, favorendo anche indirettamente una migliore ossigenazione del sangue, specie quello proveniente dagli organi addominali. Per questo motivo ho deciso di unire nello stesso seminario il lavoro respiratorio e la ginnastica miofasciale (di cui ti parlerò in un prossimo articolo), perché sono argomenti strettamente correlati e trovo sia impossibile lavorare sul respiro senza aver capito le catene muscolari come viceversa proporre esercizi miofasciali ma non aver ampia padronanza del lavoro respiratorio purtroppo non potrà portare ai risultati desiderati.
Riassumendo possiamo affermare che una postura corretta ed una buona
respirazione possono migliorare:
- il benessere di collo e schiena
- i processi digestivi
- l’attività intestinale
- la circolazione
- la funzionalità del pavimento pelvico
- il benessere psicofisico generale
Se vuoi capire come portare questi argomenti nella tua pratica lavorativa quotidiana clicca su questo link, troverai tutte le info, gli orari, i costi per i corsi di formazione specifici e le promo per iscrizione anticipata e soprattutto le testimonianze di chi ha già partecipato!
Spero di aver destato la tua curiosità e ti do appuntamento al prossimo articolo.
A presto!
Marinella